venerdì 14 giugno 2013

Rosato 2012

Quando nel 2010 io e Laura decidemmo di produrre il Rosato da Gaglioppo, ci trovammo subito d'accordo su un punto: non volevamo un rosato "estivo", "per turisti", ma un Vino che prima di tutto potesse stare bene a tavola, in tutti i periodi dell'anno.

E' la mia personale interpretazione del Gaglioppo in veste rosato.

L'annata 2010 fu molto apprezzata, la 2011 non è stata prodotta, della 2012 aspettiamo i vostri commenti.

Francesco M. De Franco


Nota degustativa dal seminario di Porthos: " Terre di mezzo, I Rosati"

Rosato (gaglioppo) 2012 ‘A Vita  
Rame, rosa oro, evocativo dell’aurora.
Naso struggente e fascinoso, difficile individuare un sentore prevalente, di sicuro si segnalano l’impronta marina e di macchia mediterranea, poi di fico d’India e di terra asciutta, donate sempre in un contesto fluttuante e in continua trasformazione; la bocca è da incorniciare perché ti entra dentro e vi rimane, con la forza delicata del tatto e con la precisa riproposizione odorosa; potrebbe apparire privo di un corpo dall’impatto significativo, alla fine però s’intuisce che non ne ha bisogno, è concreto, essenziale, finemente leggiadro.

(Da viti giovani. Macerazione di sole 12 ore, in abbinamento alla filetto di cinta senese di Pomarius)